Aumento del seno

L’aumento del seno, o mastoplastica additiva, è una procedura chirurgica per aumentare le dimensioni , la forma o la pienezza del seno di una donna e correggere l’asimmetria del seno, migliorando l’armonia del corpo e la fiducia in se stessi. L’aumento del seno è una delle procedure di chirurgia estetica più frequentemente eseguite insieme alla liposcultura.

Preparazione per l’aumento del seno

Il chirurgo estetico analizza le principali caratteristiche del seno che descrive i cambiamenti realizzabili su forma e dimensione al fine di scegliere le protesi da utilizzare e le migliori procedure chirurgiche sul incisione (sottomammario, periareolare o transascellare) e il posizionamento delle protesi (dual-plane, submuscular, subglandular). Le protesi mammarie sono costituite da un sacco di elastomero siliconico riempito con gel altamente coesivo che aiuta l’impianto a mantenere la sua forma anatomica per ricostruire o aumentare l’aspetto naturale del seno.

Al giorno d’oggi, gli impianti di forma rotonda sono scoraggiati a causa della loro mancanza di naturalezza; tuttavia, vi è una così ampia varietà di scelta tra le protesi mammarie più versatili che i pazienti possono personalizzare il loro intervento chirurgico. Per prevenire un aspetto meno naturale, il chirurgo misurala base del seno per posizionare un impianto anatomico più piccolo che non sia rilevabile o visibile nei bordi esterni. La valutazione pre-chirurgica è un fattore molto importante per escludere possibili complicazioni (ipertensione, sanguinamento o problemi cicatriziali) che potrebbero compromettere l’esito chirurgico; Pertanto, è importante seguire qualsiasi consiglio sulla dieta, l’uso di farmaci, sigarette e alcol.

 

Procedura di aumento del seno

L’aumento del seno viene eseguito in anestesia locale con sedazione in day surgery o in anestesia generale con una degenza ospedaliera durante la notte. Le incisioni sono praticate nella piega inframammaria, attorno all’areola, nella regione delle ascelle per il rapido inserimento degli impianti che modificano l’aspetto del seno. Nella procedura “a doppio piano”, gli impianti sono posizionati sotto il muscolo grande del pettorale senza interessare la ghiandola mammaria e la sensibilità della regione areolare del capezzolo; questo metodo consente ai pazienti di fare esami del seno in qualsiasi momento e in modo sicuro. La procedura dura meno di 30 minuti e richiede un reggiseno medico da indossare per alcuni giorni.

 

Istruzioni per la cura postoperatoria

L’aumento del seno viene effettuato in day surgery o con una degenza ospedaliera durante la notte e richiede un periodo di riposo di 48 ore. Tre giorni dopo l’intervento, è possibile riavviare una vita normale ed essere in grado di guidare. Circa due giorni dopo l’intervento, i pazienti possono manifestare gonfiore, lividi e dolore nell’area del seno, anche se, entro tre settimane, possono riprendere gradualmente tutte le normali attività, inclusi gli sport. L’aumento del seno dà generalmente ottimi risultati soddisfacendo sia i pazienti che il chirurgo. Il risultato raggiunto è solitamente di lunga durata anche se non completamente permanente, in quanto soggetto alla gravità e all’invecchiamento naturale. La sostituzione di protesi mammarie potrebbe essere una scelta personale (in caso di protesi mammarie) o una necessità dovuta a possibili complicazioni (es. contrattura capsulare) e può verificarsi entro pochi anni o dopo 10-20 anni dopo la prima operazione.

Chirurgia estetica fuori dall’Italia: Vantaggio?

Il turismo finalizzato a ricevere prestazioni sanitarie prevalentemente chirurgiche è in crescita in tutta Europa e anche nel nostro paese. Sono un numero crescente i pazienti che decidono di rivolgersi a chirurghi estetici che lavorano in paesi a basso costo. Questo fenomeno è presente anche nel mondo della chirurgia estetica. Si risparmiano molti soldi, per lo meno sulla carta, ma è un vantaggio certo e senza rischi?

Per una rinoplastica, una liposuzione o un trapianto dei capelli (interventi descritti nel sito chirurgiaesteticavicenza.com, fonte di questo argomento), sono sempre di più i pazienti che hanno scelto di partire dall’Italia per raggiungere paesi dove la chirurgia costa meno e a volte molto meno. I vantaggi più evidenti sono certamente la maggiore privacy ed il risparmio economico. Ma purtroppo ci sono anche molti potenziali svantaggi che possono diventare in alcuni sfortunati casi anche drammatici.

1) L’ intervento chirurgico consigliato all’estero è adatto a me?

Il meccanismo di prenotazione e di esecuzione degli interventi è basato sulla forza commerciale delle proposte dei chirurgi “esteri”. Spesso il paziente non viene neppure visitato da un chirurgo se non quando arriva a destinazione. Siamo sicuri che il chirurgo estetico rinunci all’intervento se questo non dovesse essere indicato…?

2) Ho ricevuto le informazioni necessarie includendo anche i rischi?

Prima di sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica –  nel nostro Paese – è fatto obbligo per il chirurgo informare il paziente sulle possibili complicanze e rischi della procedura desiderata. Non che all’ estero non parlino italiano ma è una questione di serietà professionale non tutelata dalla legge.

3) Il chirurgo plastico che mi opera è qualificato?

Anche in Italia è difficile individuare il professionista serio e capace da quello ciarlatano. All’estero il compito sembra essere insormontabile e quindi affidato alla fortuna.

4) La clinica segue gli adeguati standard sanitari?

Bisogna avere sufficienti garanzie sui materiali utilizzati e sulle strutture sanitarie in cui si è operati. Non sempre gli standard sono quelli garantiti dalle case di cura italiane».

5) Che cosa succede in caso di complicazioni post operatorie?

Questo probabilmente è il punto più pericoloso ed importante. Se la procedura chirurgica non va come dovrebbe, è necessario avere a disposizione una struttura medica capeca di far fronte alla complicazione e poi – qualora si verificasse un danno – rispondere dal punto di vista medico legale.

Fonte: http://chirurgiaesteticavicenza.com/chirurgia-estetica-allestero-pro-e-contro.html

 

Il PRP fa crescere i capelli

La innovativa terapia si chiama PRP (Plasma Ricco di Piastrine) è consiste nell’ infiltrazione nella zona interessata di un estratto autologo di sangue contenente in effetti plasma ad alta densità di piastrine. Il meccanismo di funzionamento di questa terapia è sorprendentemente semplice. Le piastrine sono un importante costituente cellulare del sangue. Le piastrine – che vengono prodotte nel midollo osseo – hanno il compito di innescare i processi di rigenerazione a seguito di traumi o ferite. I responsabili di tali processi sono i fattori di crescita piastrinici.

Quando viene fatto un prelievo e centrifugato il sangue, una delle parti che viene isolata è il PRP che contiene una elevatissima quantità di piastrine e di fattori di crescita piastrinici. L’effetto è che il PRP è in grado di indurre una rigenerazione dei tessuti molto più veloce rispetto al normale processo di guarigione.
Grazie a questa virtù la terapia PRP viene sempre più spesso usato in diversi ambiti della medicina e della chirurgia. Ad esempio è efficacemente utilizzato nel trattamento delle ulcere diabetiche, nella cura delle piaghe da decubito, nella terapia a supporto della guarigione delle fratture ossee. Recentemente anche la chirurgia estetica impiega il trattamento PRP per stimolare il ringiovanimento della pelle e la crescita dei capelli.
Un fattore molto gradito dai sanitari e dai pazienti è la sicurezza del trattamento perché trattandosi di PRP autologo, non ci sono assolutamente rischi collegati a reazioni allergiche o trasmissioni di patologie.

I fattori di crescita piastrinici sono in grado di attivare le cellule staminali follicolari, responsabili della generazione di capelli nuovi, e di rendere i capelli presenti più resistenti. Il PRP offre ai soggetti soggetti a calvizie una nuova e promettente alternativa nella cura della perdita dei capelli.
Il trattamento PRP richiede – secondo le recenti ricerche scientifiche – alcune sessioni per raggiungere la stimolazione desiderata e dopo il ciclo di sedute (3 /4) sarà possibile verificare una progressiva ricrescita follicolare. Risulta comunque evidente che il trattamento PRP non offre una trasformazione definitiva della fisiologia dei capelli e conseguentemente sarà opportuno rinnovare dopo qualche anno un nuovo ciclo di sedute.

Forse non sarà la fine della calvizia ma è una vittoria per la scienza medica e per coloro che soffrono di diradamento dei capelli. È una nuova terapia medica che sfrutta delle virtù rigenerative delle piastrine contenute nel proprio sangue per dare uno stimolo alla ricrescita e indurre un processo di irrobustimento di capelli sottili e indeboliti.